Il valore delle emozioni

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08/04/2021
CARLOS González Ramos
Head of Investor Relations

4 minuti

Conoscere e gestire le emozioni e gli impulsi che tutti noi abbiamo può determinare il rendimento che otterremo come investitori.

Sapete come la vostra mente vi inganna quando investite? Sapete che le vostre emozioni e i vostri impulsi possono giocarvi brutti scherzi quando si tratta di investire? Cosa si nasconde dietro le paure e i fantasmi che ci attanagliano quando investiamo?

Perché i mercati sono così volatili? Perché un’azione precipita improvvisamente e poi sale anche se sembra che non sia successo nulla di straordinario? Perché a volte dipingiamo un’immagine cupa del futuro e poi improvvisamente diventiamo euforici in un breve lasso di tempo?

Sono sicuro che queste domande sono sovvenute non solo ai lettori di questo sito, ma anche a tutti i risparmiatori ad un certo punto durante la loro esperienza come investitori.

Nel mondo degli investimenti le emozioni influenzano le decisioni che prendiamo. Questo è qualcosa a cui assistiamo costantemente a Cobas AM quando lavoriamo a stretto contatto con i nostri investitori.

Conoscere e gestire le emozioni e gli impulsi che tutti noi abbiamo può determinare il rendimento che otterremo come investitori. Emozioni tra cui possiamo fare una distinzione a seconda della fase raggiunta dal nostro processo di investimento.

Qui è essenziale avere una certa conoscenza della curva emotiva dell’investitore, che spiega situazioni così comuni come, ad esempio, perché gli investitori, sotto l’influenza della paura o del pessimismo, abbandonano i loro investimenti nel peggior momento possibile. Potremmo dire che improvvisamente veniamo sopraffatti dalla sensazione di voler volare via, liquidare tutto e scappare.

Si può osservare che la curva indica vari punti attraverso i quali ci muoviamo tutti noi investitori.

Proviamo ottimismo, grandi aspettative, una sorta di gioia quando prendiamo la decisione di investire perché crediamo che l’operazione andrà bene.

Se vediamo che il nostro investimento sta andando bene proveremo entusiasmo, emozione o addirittura euforia. A questo punto è fondamentale sapere che questi sono solitamente i momenti più pericolosi. Sono emozioni che ci avvertono che un mercato può essere salito troppo velocemente o che ci fanno abbassare la guardia. Quando qualcuno investe in azioni deve essere sempre pronto ad accettare le perdite occasionali dovute alla volatilità del mercato.

Ci sono anche momenti in cui ci sentiamo sconfitti, impauriti o scoraggiati. In questi casi gettare la spugna, che probabilmente è ciò che il nostro corpo ci dice di fare, è l’errore più grande che possiamo commettere.

Quando l’investimento è stato fatto, tutti cominciamo a provare una vasta gamma di emozioni a seconda di come si sviluppa il mercato o il fondo in cui abbiamo investito i nostri risparmi. Questo è qualcosa che accade a tutti noi, in misura più o meno grande, e lo vediamo quando i nostri investitori ci chiedono aiuto nei momenti difficili.

La Finanza Comportamentale spiega tutto questo. È un ambito di ricerca che sta trasformando il paradigma della finanza.

L’elemento fondamentale della teoria finanziaria che ha prevalso negli ultimi decenni è stata l’ipotesi che il mercato è efficiente e che gli investitori agiscono generalmente in modo razionale.

In altre parole, fondamentalmente queste teorie finanziarie si sono concentrate su come gli esseri umani dovrebbero comportarsi e non su come si comportano effettivamente. Ciò significa che la teoria finanziaria non è stata in grado di rispondere a domande così semplici come quelle che abbiamo esposto qui, portando grandi disgrazie a molti investitori.

Così, come risposta a tutte queste domande, è emersa la cosiddetta neuroeconomia, una branca delle neuroscienze che cerca di spiegare perché scegliamo certi prodotti invece di altri, perché compriamo qualcosa che ci è più familiare o perché ci lasciamo influenzare tanto dalle persone che conosciamo.

In breve, la finanza comportamentale si propone piuttosto di studiare come si comportano effettivamente gli esseri umani e non come dovrebbero comportarsi.

Durante il suo sviluppo, il nostro cervello crea una serie di inclinazioni che generano distorsioni, giudizi imprecisi e approcci irrazionali. Questi sono ciò che conosciamo come bias.

Un bias è un effetto psicologico che esercita un’enorme influenza sul nostro processo di investimento e che può essere identificato e isolato mediante varie tecniche e procedure.

Quali sono i bias principali?

– Bias di avversione alle perdite (loss aversion bias), che ci induce a materializzare i profitti molto rapidamente: in altre parole a vendere non appena abbiamo raggiunto il verde e a mantenere le azioni in perdita anche quando le prospettive sono negative.

– Bias del presente (bias of the present), che ci induce a incorrere nella procrastinazione costante: cioè ci induce a rimandare sistematicamente le decisioni più difficili.

– Bias della fiducia (confidence bias): tutti pensiamo di essere migliori della media.

– Bias retrospettivo (retrospective bias): quando tendiamo a ricordare i nostri successi, ma dimentichiamo gli errori che abbiamo fatto.

– Bias di conferma (confirmation bias), che ci fa concentrare solo sulle informazioni che confermano la nostra teoria di investimento.

– L’effetto gregge, che ci fa seguire le azioni e i giudizi degli altri perché questo ci da più sicurezza.

– L’effetto gregario, che si spinge oltre e porta di solito a manifestazioni eccessivamente aggressive nei confronti di coloro che non sono d’accordo con la visione maggioritaria.

– Bias di ancoraggio (anchoring bias), che consiste nell’usare la prima informazione che ci viene data come base per il resto del nostro processo decisionale.

Ho elencato i bias principali, ma ce ne sono molti altri che influenzano il nostro processo decisionale.

Siamo consapevoli dell’importanza della finanza comportamentale, quindi, a Cobas AM, stiamo lavorando per fornire il miglior supporto, le migliori tecniche e i più validi strumenti possibili ai nostri investitori.

I value investors devono prestare molta attenzione ai fattori emotivi quando prendono le proprie decisioni di investimento. Per una corretta applicazione del value investing, il processo di investimento non dev’essere solamente rigoroso. Per i value investors è estremamente importante non lasciarsi influenzare dal resto del mercato ed essere capaci di andare controcorrente.

Essere un value investor può essere difficile e a volte pieno di avversità a causa dei rendimenti negativi a breve termine, ma altamente soddisfacente e redditizio, sia intellettualmente sia finanziariamente, nel lungo periodo.

La chiave è rimanere fedeli alle nostre convinzioni, investire in modo logico e semplice, applicare il buon senso ed essere pazienti per cogliere le opportunità offerte dai mercati finanziari.

Infine desidero condividere due riflessioni che ci porteranno a essere un passo più vicini al successo quando investiremo:


“Le azioni sono l’asset più redditizio e con meno rischi a lungo termine”

“La pazienza non è la capacità di aspettare, ma è la capacità di mantenere un atteggiamento positivo mentre aspetti”